Simon Wiesenthal (31 dicembre 1908 – 20 settembre 2005) è stato un cacciatore di nazisti e scrittore ebreo austriaco. Sopravvissuto all'Olocausto, dedicò la sua vita a rintracciare e assicurare alla giustizia i criminali di guerra nazisti.
Wiesenthal nacque a Buczacz, allora parte dell'Austria-Ungheria (oggi in Ucraina). Studiò architettura prima della Seconda Guerra Mondiale. Durante l'Olocausto, lui e la sua famiglia furono perseguitati e imprigionati in diversi campi di concentramento. Perse 89 membri della sua famiglia durante l'Olocausto.
Dopo la liberazione, Wiesenthal iniziò a raccogliere informazioni sui crimini nazisti e sui criminali di guerra. Nel 1947, fondò il Jewish Historical Documentation Center a Linz, in Austria, con l'obiettivo di documentare i crimini nazisti e di rintracciare i colpevoli. Il centro chiuse nel 1954 a causa della mancanza di fondi, ma Wiesenthal riaprì l'archivio a Vienna nel 1961, concentrandosi principalmente sulla cattura di Adolf Eichmann.
Wiesenthal ebbe un ruolo cruciale nella cattura di numerosi criminali di guerra nazisti di alto profilo, tra cui <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Adolf%20Eichmann">Adolf Eichmann</a>, il principale responsabile della logistica della "Soluzione Finale". Fu anche coinvolto nell'identificazione e nella successiva condanna di <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Franz%20Stangl">Franz Stangl</a>, comandante dei campi di sterminio di Treblinka e Sobibor, e di <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Karl%20Silberbauer">Karl Silberbauer</a>, l'ufficiale delle SS che arrestò Anna Frank.
Wiesenthal fu criticato da alcuni per aver esagerato il suo ruolo in alcune catture e per aver talvolta fornito informazioni imprecise. Tuttavia, è innegabile il suo contributo significativo nel portare i criminali nazisti davanti alla giustizia e nel mantenere viva la memoria dell'<a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Olocausto">Olocausto</a>.
Morì nel 2005 all'età di 96 anni. Il Simon Wiesenthal Center, un'organizzazione internazionale per i diritti umani ebraici che porta il suo nome, continua la sua opera di lotta contro l'antisemitismo e la discriminazione. La sua eredità rimane un potente promemoria della necessità di non dimenticare mai le atrocità del passato e di combattere l'ingiustizia in tutte le sue forme.
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